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  • Acqua di riso: la tecnica giapponese per lavare i capelli

    Vogliamo affrontare un tema legato alla bellezza naturale, che trae origine da segreti antichi e molto affascinanti. Prepariamoci quindi a fare un viaggio in Giappone, terra dove la bellezza femminile è frutto di cure ispirate al mondo della natura e all’impiego di prodotti specifici. Proprio dal paese del sol levante arriva l’Hair Weter, una tecnica di lavaggio super naturale che utilizza l’acqua di riso. Da millenni le donne giapponesi curano le loro chiome fluenti con questa semplice acqua, sfruttando con furbizia l’amido e l’inositolo, ingredienti che non solo proteggono il fusto del capello e lo rendono setoso, ma ne stimolano velocemente la crescita.

    Scopriamo questo rituale di bellezza antico con la tecnica del rice water hair milk. Si tratta dell’acqua di riso che può essere preparata semplicemente con il fai da te, ma anche reperita in commercio. L’acqua di riso è solitamente completata con oli essenziali benefici come quello di rosmarino e di lavanda, che stimolano la crescita del bulbo pilifero e svolgono un’importante funzione lucidante, ma anche con olio di argan, ingrediente magico per contrastare le doppie punte. Il procedimento è molto semplice; prima bisogna lavare i capelli con uno shampoo delicato, quindi massaggiare la chioma dalla punta alla radice impiegando quest’acqua. Il prodotto va lasciato agire per dieci minuti e quindi si devono sciacquare i capelli con cura, per procedere al consueto styling.

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    L’acqua di riso contiene antiossidanti, oligoelementi, vitamina E e vitamina B, quindi è un vero e proprio concentrato di salute per i capelli. L’acqua contiene anche una sostanza chiave, la pitera, che combatte l’invecchiamento e si propone come un valido prodotto antiage. L’acqua di riso può essere preparata lasciando in ammollo il riso per circa 15 minuti in acqua fresca. L’acqua è pronta quando diventa torbida, perché significa che il riso ha rilasciato la giusta quantità di amido. Se si desidera far fermentare l’acqua, bisogna lasciarla fuori dal frigorifero per qualche giorno, ma in questo modo acquisterà un odore un po’ acido, tipico della fermentazione. L’acqua preparata in 15 minuti può essere impiegata immediatamente, aggiungendo alcune gocce di olio essenziale e procedendo come descritto.

    È interessante notare che la stessa acqua può essere impiegata anche come tonico per il viso e le donne giapponesi la utilizzano dopo il bagno, quando hanno il desiderio di rendere la pelle morbida e setosa e in vista delle occasioni importanti. Si tratta quindi di un rimedio facilissimo da preparare e che può essere introdotto nella beauty routine per renderla più naturale e ‘ispirata’.

    Le donne giapponesi sono infine fan della tecnica WO, ovvero water only. La pratica chiede di lavare i capelli con sola acqua calda, al fine di sgrassarli e quindi di applicare al posto del balsamo gli oli essenziali, come quello di rosmarino e di lavanda, che assicurano morbidezza e profumano i capelli. La tecnica del water only rispetta la cute e nel corso del tempo può donare risultati molto interessanti, soprattutto a chi ha capelli stressati che chiedono di essere riabilitati.